REN – Reddito Energetico Nazionale 2024

ing. Gabriele Di Lorenzo

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(7 / 07 / 2024)

Il Reddito Energetico Nazionale è un’iniziativa che offre un contributo economico per l’installazione di impianti fotovoltaici nelle abitazioni. Questo programma mira a sostenere l’autoconsumo energetico e a diffondere l’uso di energie rinnovabili tra le famiglie italiane, specialmente quelle con ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) inferiore a 15.000 euro, o 30.000 euro per nuclei familiari con almeno quattro figli a carico​

Quando e Perché è Stato Istituito

Il Reddito Energetico Nazionale è stato istituito con il Decreto Ministeriale dell’8 agosto 2023, in risposta alla crescente necessità di promuovere l’efficienza energetica e l’autoconsumo nelle abitazioni italiane. Questo programma fa parte di un più ampio sforzo del governo italiano per affrontare le sfide energetiche e ambientali, riducendo allo stesso tempo le spese energetiche per le famiglie in condizioni di disagio economico..

Obiettivi del Programma

Gli obiettivi principali del Reddito Energetico Nazionale sono:

  1. Promuovere l’Efficienza Energetica: Incentivando l’installazione di impianti fotovoltaici, il programma mira a ridurre il consumo di energia elettrica dalle reti tradizionali.
  2. Sostenere le Famiglie in Difficoltà Economica: Fornendo un supporto finanziario, il programma aiuta le famiglie a ridurre le loro bollette elettriche.
  3. Diffondere le Energie Rinnovabili: Aumentare l’uso di fonti di energia rinnovabile per contribuire agli obiettivi ambientali nazionali ed europei​

Come funziona

Il contributo viene erogato dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) e copre i costi di installazione degli impianti fotovoltaici. L’impianto deve avere una potenza nominale tra 2 kW e 6 kW, e non deve superare la potenza disponibile in prelievo al momento della richiesta​​.
Le risorse finanziarie disponibili per gli anni 2024 e 2025 sono suddivise come segue:

– 80 milioni di euro per le Regioni Abruzzo, Basilicata​, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

– 20 milioni di euro per le altre Regioni e Province autonome

DOCUMENTI UTILI

OPUSCOLO

LINK UTILI

GSE

MASE

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